A cura di Michela Cinelli
Hai mai considerato la poesia, così come il canto ritmico, come validi strumenti di supporto per bambini autistici e con disturbi del linguaggio?
La poesia può rappresentare un buon aiuto soprattutto nei casi di autismo ad alto funzionamento, così come l’Asperger.
Il canto ritmico, invece, è alla portata di tutti, anche di quei bambini che non riescono a esprimersi attraverso il linguaggio. Infatti, anche nell’autismo non verbale, in cui il bambino non utilizza affatto il linguaggio e fa pochi gesti, possiamo contare su ciò che Uta Frith, una delle maggiori studiose dell’autismo, definisce “capacità emergenti”.
Ecco che anche solo la melodia e il ritmo musicale del canto dei compagni offriranno l’occasione e lo spazio a questi bambini per condividere le proprie emozioni, attraverso anche solo gesti organizzati e coordinati, così come lo scambio di sguardi.
Ma in che modo poesia e canto ritmico contribuiscono a potenziare le abilità linguistiche e sociali di questi bambini? Di seguito, vediamo i 5 modi in cui questa tipologia di arte terapia ci viene in aiuto:
- 1. Coinvolgimento multi-sensoriale: durante il canto i bambini ascoltano la musica, leggono le parole delle canzoni, coordinano i movimenti del corpo e producono suoni con la voce. Questa multi-sensorialità, non solo li coinvolge attivamente, ma ha anche il potere di distrarre i bambini dall’ansia eccessiva legata all’espressione linguistica, aprendo così una nuova via espressiva.
Questo è un aspetto molto importante perché l’ansia può essere un ostacolo significativo per l’apprendimento e lo sviluppo di tutti i bambini, non solo per i bambini autistici e con disturbi del linguaggio. - 2. Connessione sociale: la poesia promuove anche l’integrazione dei bambini con difficoltà in contesti scolastici e gruppali. Attraverso la scrittura collaborativa è possibile incoraggiare la connessione sociale e creare un senso di comunità e supporto reciproco. Questo senso di appartenenza può essere benefico per questi bambini che possono sentirsi spesso isolati o diversi dagli altri.
- 3. Espressione emotiva: la poesia offre un’opportunità per esprimere le emozioni in modo creativo. Pensa a un bambino che scrive una poesia sulla sua giornata o sui suoi sogni. Questa forma espressiva offre al bambino un modo sicuro per condividere ciò che prova, aiutandolo a comunicare emozioni che altrimenti sarebbero di più difficile espressione, fino a rimanere perfino nascoste.
Riportiamo di seguito, il lavoro di Benjamin, bambino affetto dalla sindrome di Asperger, che a 10 anni riesce a esprimere se stesso e il suo mondo interiore grazie alla sua poesia “Io sono”:
“Sono curioso, io sono originale.
Mi chiedo se lo sei anche tu.
Sento voci nell’aria.
Vedo che tu non le senti e questo non è giusto. Non voglio sentirmi triste.
Sono strano, io sono originale.
Mi comporto come se lo fossi anche tu.
Mi sento come un bambino nello spazio. Tocco le stelle e non mi sento al mio posto. Mi preoccupo di quello che pensano gli altri.
Io piango quando la gente ride, mi fa sentire piccolo. Sono strano, io sono originale.
Ora capisco che lo sei anche tu.
Dico ‘Mi sento come un naufrago’.
Sogno di un giorno in cui sarà tutto ok.
Cerco di trovare il mio posto.
Spero che un giorno ci riuscirò.
Sono strano, io sono originale.”
- 4. Sviluppo delle abilità linguistiche: la poesia può rappresentare un utile alleato per migliorare la comprensione del linguaggio, della grammatica, e ampliare il vocabolario. Le filastrocche e i canti in rima sono particolarmente efficaci per questo tipo di lavoro, capaci di offrire una modalità divertente e coinvolgente per imparare.
- 5. Benessere emotivo: come immagini possa essere sentito Benjamin dopo aver scritto la sua poesia? Probabilmente, ne sarà stato orgoglioso. Ecco che questo senso di realizzazione e successo non solo può aumentare la sua autostima, ma può anche fornire un valido sostegno emotivo. Scrivere e condividere poesie può diventare una fonte di gioia e di benessere per questi bambini.
È così che questi strumenti tipici dell’arte terapia offrono un’opportunità per bambini autistici e con difficoltà nel linguaggio a esplorare il mondo della comunicazione in maniera divertente e gratificante, migliorando anche le loro abilità e il loro benessere emotivo.
Bibliografia
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Meini, Cristina, Giorgio Guiot, and Maria Teresa Sindelar. Autismo e musica. Il modello Floortime nei disturbi della comunicazione e della relazione. Con CD Audio. Edizioni Erickson, 2012.
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